Circolo Guido Calogero e Aldo Capitini
FIAP-GIUSTIZIA E LIBERTA'
Genova.
Chiavari domenica 19 novembre 2017 alle ore 20.30
presso la Sala Conferenze dell'Albergo Stella del Mare -
Viale E. Millo 115 16043 Chiavari (Ge)
è stato presentato
il libro
ABENAIM Una famiglia ebrea e le leggi razziali di Umberto Abenaim
ne hanno parlato con l'autore
Costanza Matteini e Luigi Fasce rispettivamente Responsabile Scuola e Presidente del
Circolo Guido Calogero e Aldo Capitini di Genova.
Pagliettini introduce delineando il profilo dell'Autore.
Costanza Matteini inizia la presentazione del libro con preambolo sul metodo adottato, ricerca di recensioni del libro prima di lettura di libro. Poi anche dopo arricchendo documentazione.
Entrando nel merito la relatrice dice che trattasi di romanzo storico avente per tema le peregrinazioni drammatiche a cui la famiglia Ebenaim è stato costretta a fare durante il periodo fascista dopo la promulgazione delle leggi razziali.
Elogia le capacità narrativa dell'Autore che rende la lettura del drammatico tema assai avvincente e di facile lettura.
Il libro è arricchito di numerose fotografie.
Umberto Abenaim spiega le motivazioni che lo hanno indotto a scrivere il libro. Su suo padre.
Il padre ufficiale dell'esercito dopo le leggi razziali si vede espulso dall'esercito.
L'Autore accenna la perigrenazione per nascondere un gran numero di componenti della sua nei diversi rifugi: famiglie, monasteri cattolici.
L'Autore infine racconta il lungo percorso catturato dai fascisti sotto falsa identità che porta suo padre prigioniero a lavorare a Piacenza.
Ed è a Piacenza che si trova alla fine della guerra dove si sposa e successivamente re-integrato nell'esercito fino a diventare generale comandante del presidio militare.
Luigi Fasce traccia l'elenco delle leggi razziali illustrando il Manifesto razzista che contiene le motivazioni e gli rolex falsi aberranti assunti scientifici portati a sostegno da illustri docenti universitari dell'epoca.
Elenca altresì valenti scienziati e prestigiosi docenti di religione ebrea estromessi dai loro uffici, ma non solo ebrei come Guido Calogero e Aldo Capitini rispettivamente docente di filosofia e Capitini segretario generale della Normale di Pisa che si rifiutarono di prendere la tessera del partito. |