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CULTURA POLITICA

TITOLO

Meglio il partito o il listone? Al centro meno spirito unitario L' OSSERVATORIO Mannheimer Renato
  lunedì, 10 maggio, 2004 ELEZIONI
DATA 10/05/2004
LUOGO Il Corriere della Sera

La campagna elettorale in vista delle prossime consultazioni europee prosegue con toni sempre più accesi. Senza che, tuttavia, almeno per ora, si modifichino sostanzialmente i rapporti di forza espressi dai sondaggi. Che vedono una prevalenza sin qui delle forze di centrosinistra. Si tratta però di un risultato virtuale e provvisorio, poiché sono ancora molti (30-40%, ma una parte consistente di costoro finirà con l' astenersi) gli italiani che non sanno se e che cosa votare. Anzi, negli ultimi giorni la percentuale di perplessi o indecisi di è andata - forse temporaneamente - accrescendo, anche a seguito dell' emozione per quanto sta accadendo in Iraq. Proprio di recente, è venuto emergendo un fenomeno significativo, relativo al funzionamento della formazione unitaria del centrosinistra: il cosiddetto Triciclo. Parrebbe cioè che la percentuale di consensi verso la lista «Uniti per l' Ulivo» sia in qualche misura inferiore alla somma di quelle che otterrebbero separatamente le tre componenti. Si tratta, naturalmente, di voti «virtuali», di mere intenzioni e non di comportamenti. Ma se in un medesimo sondaggio si domanda la preferenza di voto per le singole forze politiche e, in un quesito successivo, quella per la lista unitaria, la maggioranza degli elettori di centrosinistra (li chiameremo «fedelissimi») conferma la scelta sia nell' opzione per un singolo partito alle ipotetiche Politiche, sia alla lista unitaria per le Europee. C' è tuttavia una quota non trascurabile che dichiara di voler votare per un partito componente della coalizione ma poi non opta per la lista dell' Ulivo (li chiameremo «partitici»). Così come una quota inferiore, che chiameremo «unitari», preannuncia il comportamento opposto: la scelta per la formazione unitaria e non quella per i singoli partiti. L' analisi delle loro caratteristiche può dare indicazioni sul «mercato» della lista unitaria. I «fedelissimi» mostrano un età media notevolmente più elevata. Gli «unitari» sono più presenti tra gli operai e i lavoratori dipendenti in generale: la base consolidata della sinistra, forse stanca di divisioni. Ma il dato più importante è relojes de imitacion, al solito, quello politico. Le «perdite» maggiori della lista unitaria sono verso il centro e non verso la sinistra, al contrario di quanto sostengono alcuni. In altre parole, i «partitici» sono proporzionalmente assai più tra gli elettori della Margherita di quanto non si rilevino tra i votanti per i Ds. Ciò che sembrerebbe confermare una dato già noto: che il più ampio mercato potenziale per la lista unitaria dell' Ulivo si trova al centro dello schieramento politico.



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Socio fondatore del Gruppo di Volpedo e del Network per il socialismo europeo .