Il libro di Luigi Fasce dovrebbe essere una 'ristampa' del suo primo libro 'Quale politica per le riforme- Bussola per un orientamento a Sinistra', uscito nel 2014 sempre con la Biblion edizioni (Casa editrice specializzata in testi politici e storici di grande rilevanza. Saggi politici e ambientali); ma possiamo dire che con molte aggiunte, riscritture e aggiornamenti, il libro dal titolo: 'Politiche Costituzionali per le Riforme' è un libro nuovo. Un libro che scaturisce da nuove riflessioni e per recenti accadimenti quali il referendum del 4 dicembre e poi gli atti di denuncia di Luciano Gallino; Paolo Maddalena e Yanis Varoufakis.
Poi dobbiamo far sapere che del vecchio libro non ci sono più copie cartacee. Chi desiderasse acquistarlo lo potrebbe fare soltanto in formato elettronico (in e-book)andando sul sito della casa editrice. Il vecchio libro aveva la presentazione di Felice Besostri e la mia prefazione...questo invece reca una prefazione più illustre, quella di Paolo Maddalena- Giurista, Magistrato e Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale. Un supporto replicas de relojes molto importante a chi come Luigi Fasce sostiene che la nostra Costituzione possa essere una guida sempre attuale a fare le riforme utili all'Italia.
Già, in Italia sembra sempre che le riforme siano sempre da fare. Ogni governo le promette e poi ne attua dei simulacri che poi all'atto pratico risultano inattuate o semplicemente senza un vero e proprio cemento ideale e politico. Luigi Fasce come è nel suo stile va al sodo: la Costituzione ha le basi strutturali che sanno indirizzare le riforme: sa unire i diritti collettivi e dei singoli in un quadro di norme che se seguite aiutano a fare riforme vere e durature.
Guardate quelle fatte: Job Act; Fisco; Scuola; Pensioni; Sanità...tutte nel segno di una ideologia neoliberista e anticostituzionale. A questo proposito il libro, che ha diverse funzioni, mette subito in chiaro come le ideologie siano sempre alla base del nostro agire politico. Su questo punto mi fa piacere leggere quello che scrive nella sua prefazione Paolo Maddalena a tale proposito:
Il primo concetto chiave che l’Autore esprime è quello della “ideologia”. Si dice, oramai da molti anni che le ideologie sono passate di moda, che esse non hanno alcun significato e che è doveroso prescindere da esse. Fasce annienta innanzitutto questo erroneo modo di pensare, dimostrando a chiare lettere che si tratta di una mistificazione voluta dalla classe economica dominante, mentre è indiscutibilmente vero che, come asseriva Mazzini, all’azione precede sempre un pensiero.
Il libro di Luigi Fasce sarà oggetto di diverse presentazioni nei prossimi mesi.
Qui sotto c'è la copertina del libro:
---
Recensioni:
1 - settembre 2018
Il qualificato lavoro di analisi ed esposizione che l' Autore di questo libro ha intrapreso, non è stato sicuramente all'insegna di un cammino in discesa.
In un momento come questo in cui, soprattutto le generazioni più giovani hanno perso il contatto con le dottrine politiche, Luigi Fasce si è sforzato di
seguire un metodo chiaro e sintetico per esporre le sue argomentazioni.
Apprezzo il metodo di spiegare, parola per parola, il significato di termini ormai in disuso e volutamente relegati nel limbo dell' oblio da una nuova casta politica che, a mio parere, di politico ha ben poco.
Mi si permetta, però, di avanzare poche osservazioni:
alla voce "mazzinianesimo" è interessante il parallelo fra libertà politiche e libertà sociali che sono alla base del Pensiero di Mazzini. Io, però, avrei sviluppato l' argomento anche sotto il profilo della cronologia dei fatti storici. Il mazzinianesimo, infatti, genera
un repubblicanesimo che si colloca a sinistra dell' ideologia originaria e,
anche dopo l' Unità d' Italia, assume posizioni insurrezionaliste che vedranno, quali protagonisti, personaggi di spicco come il caporale Barsanti.
Una seconda osservazione: L' Autore ha chiara nella mente la distinzione fra "comunismo" e stalinismo che, del comunismo puro, è stato una degenerazione non solo
autoritaria ma anche controrivoluzionaria. Purtroppo non tutti i lettori, hanno chiara questa differenza; un paragrafo su questo argomento sarebbe stato utile.
Bellissimo è, a mio parere, il percorso di esposizione sulla messa a confronto di liberalismo e liberismo. Finalmente un po' di linguaggio politico in questa
Italia che ha perso i contatti con l' argomento.
Anche sulla Costituzione l'Autore non si è risparmiato, mettendo in chiaro che, la nostra Legge fondamentale, non è ancora del tutto attuata.
Lungo è ancora il cammino se vogliamo veramente una repubblica parlamentare che dovrebbe essere l'antitesi
di quel vecchio stato hublot replica liberale in cui, prima del Governo Giolitti, si votava per censo, il senato era di nomina regia e i ministri degli interni dovevano essere graditi al re...
Luigi Fasce è, prima di ogni altra cosa, un repubblicano costituzionale e ritengo che, questo libro, costituisca il manifesto di partito per chi voglia avvicinarsi, in maniera intellettualmente corretta, non alla sua dottrina politica ma a tutte le dottrine politiche.
(Giovanni Alpa)
|