“Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.”
(Gianni Rodari)
Elogio della Fraternità.
Luigi Fasce
www.circolocalogerocapitini.it
Subito dopo sentendo i devastanti venti di guerra papa Francesco ha sentito l’urgenza di scrivere
LETTERA ENCICLICA
FRATELLI TUTTI
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
SULLA FRATERNITÀ
E L'AMICIZIA SOCIALE
https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html
A sostegno della Pace papa Francesco in occasione delle due guerre in corso in Ucraina e in Palestina ha richiamato il principio valoriale di cristiana Fraternità.
Sostiene Galimberti (Riv.Donna/Repubblica del 25 3 2023)
E la fratellanza ?
Si è persa per strada, perché in Occidente è prevalsa la logica del nemico, che riconosce la fratellanza all'interno dello Stato per sospenderla quando gli abitanti oltre il confine sono percepiti come nemici. Finché non elimineremo il concetto di Stato che detiene il monopolio della violenza, e non praticheremo la fratellanza che non conosce muri e confini,i diritti civili finiranno per estinguersi anche da noi.>
Questa sintesi lampante e lapidaria sulla Fratellanza di Umberto Galimberti, merita un approfondimento, in ossequio di Guido Calogero, filosofo del dialogo e di Aldo Capitini, gandiano nonviolento degli anni 30, ideatore della religione universale, entrambi padri del liberalsocialismo, uniti nella resistenza al fascismo, a cui ho dedicato il circolo www.circolocalogerocapitini.it.
Comunque declinato, il principio di Fraternità, a mio parere deve necessariamente assumere assoluta centralità, chiave di volta, che leghi Libertà (che caratterizza il pensiero liberale) a Uguaglianza (che caratterizza il pensiero della sinistra – Norberto Bobbio docet).
Perché la Fraternità diversamente che la Libertà e l'Uguaglianza non presenta in sé pericolosi lati oscuri, quali, per la Libertà con l' individualismo economico esasperato con la sua brama di consumare sempre di più, più velocemente, spasmodicamente conduce il Sapiens post moderno all’alienazione e con l‘Uguaglianza, è storicamente accertato dai regimi totalitaristi repressivi, porta all’ annichilamento della persona … mentre il principio di Fraternità esorcizza i lati oscuri dei primi due.
Con la stella polare della Fraternità possiamo considerare unica comunità dell'intera popolazione vivente nel globo terraqueo, ahimè sempre più piccolo e inquinato, composta da esseri viventi (umani, animali, piante) e dunque iniziare quell'opera di cooperazione globalizzata per salvare il pianeta dall’incombente guerra nucleare e conseguente repentina estinzione del Sapiens ma anche dalla silente catastrofe ambientale, due pericoli per la specie umana determinata dal turbocapitalismo.
In base al principio di fraternità i beni comuni – aria, acqua terra – sono veramente di tutti. L'acqua di un pozzo in Africa come la fontanella nelle nostre pubbliche piazze è veramente di tutti gli assetati.
La fraternità si declina in cooperazione tra pubblico e privato badando però che al pubblico (Stato o Enti Locali) sia riconosciuto il primato dell'intervento nei settori industriali strategici di interesse collettivo, energia, infrastrutture, logistica, trasporti, comunicazione, ecc.
Anche gli ampi settori privati dell'economia devono essere ispirati a fini sociali e ambientali come saggiamente già definito dalla Costituzione italiana di cui all’art.. 41.
La competizione può trovare il suo campo elettivo nello sport, utile per rendere innocua la sana carica aggressiva del Sapiens, senza finalità cruente temperate dalle indispensabili le regole del gioco a cui attenersi. Sono proprio i vincoli delle regole della competizione sportiva imposte all'aggressività che co-stringe, limita, la mortifera lotta di sopraffazione a sublimarsi in sportiva lotta giocosa.
La fraternità diventa solidarietà in campo sociale, meglio, per la dignità della persona se trasformata in diritto sociale all'istruzione, alla salute, all'assistenza e sicurezza sociale, al diritto ambientale.
Insomma, tutto quanto come previsto dalla nostra saggia Carta Costituzionale di cui:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.>
In osservanza del principio di Fraternità si può costruire la Pace, per un mondo denuclearizzato, senza guerre locali, senza pericolo di cataclisma climatico annunciato.
La fraternità in campo economico prima o poi, si auspica più prima che poi, vista l'urgenza che abbiamo come Sapiens, si deve declinare in cooperazione, privilegiando il lavoro rispetto alla rendita, e promuovendo politiche economiche coordinate prima tra gli Stati all'interno dell'Unione Europea e poi – questa si che è buona pratica da esportare: in Africa, medio Oriente, Oriente, Americhe e Australia.
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